13/12/1965 – Spagna –
In qualsiasi catena di montaggio, indipendentemente dal settore, i prodotti che non raggiungono la perfezione, vengono scartati. Per ottenere questo obiettivo, i processi vengono meccanizzati.
I wrapper iniziano a durare più a lungo dei prodotti che contengono, se ne fanno migliaia uguali, il livello di creatività è nullo e vengono prodotti in modo non ecologico, anche se le finiture sono perfette.
La nostra industria è orientata alla meccanizzazione ed è qualcosa che la moda non può digerire. La moda è passione, è individualità, è espressione, è imperfetta.
Ho deciso di andare per la via lenta, ma la mia decisione è ferma, lavoro con una macchina da cucire più vecchia di me (circa 100 anni), un martello, un’incudine, lame, colla, fili, pelle … Pertanto il mio lavoro contiene “imperfezioni”. Ma non è che abbiano difetti, né sono mal fatti, i miei lavori non temono i primi piani.
Quindi, che cos’è l’imperfezione?
È sinonimo di umano. È l’impronta che lasciamo alle spalle, è ciò che ci rende unici.
Le mie finiture contengono piccole “imperfezioni”, ma sono anche tracce che attestano che il prodotto è stato creato appositamente per una persona e non in una catena di montaggio.
Le mie rifiniture contengono umanità.
Marchi impercettibili, che non riducono il loro valore come nelle produzioni industrializzate, ma al contrario, lo aumentano. La prossima volta che compri un oggetto, cercalo fatto a mano!
Formatosi nel settore calzaturiero, abbandono l’industria calzaturiera e decido di aprire nel 1992 il mio laboratorio di produzione di scarpe.
Specializzato nella produzione artigianale di calzature regionali e riproduzioni storiche. Oggi sto ancora imparando, l’allenamento non finisce mai!
